Molti vivono il presente guardando al passato: “se non avessi avuto quell’esperienza… se avessi fatto quella scelta… ho sbagliato a fidarmi di…”
Eppure… per quanto ostile, duro o freddo possa essere l’ambiente familiare in cui getti le tue radici o per quanto pesanti possano essere le esperienze passate, nulla potrà impedirti di realizzare te stesso.
Il passato non si cambia, ma possiamo liberarci dalle conseguenze che esperienze spiacevoli possono aver avuto nella consapevolezza di chi siamo.
Dipende solo da te riuscire a realizzare la favola che immagini per il tuo futuro, dipende da quanto riuscirai a conoscere le tue emozioni e a superare quelle paure, o limiti o condizionamenti che l’ambiente attorno a te avrà cercato di alimentare per convincerti ad essere un personaggio “utile” in storie non tue.
Lasciati guidare dai tuoi sogni, dalla tua fantasia e dalla fiducia nelle tue possibilità: quando pensi che un ostacolo sia inamovibile, che la Vita ti abbia messo di fronte ad un problema insormontabile, quando sei certo che “non ce la farai mai”, che “non puoi farcela”, dai voce al tuo mondo immaginario, libera la tua mente dal “sapere cosa fare” e fermati al “sentire come sia utile approcciare”, allarga il tuo punto di osservazione, lascia che la tua fantasia e creatività liberino, attraverso sogni o immagini quella soluzione che ti aspetti dall’Altro.
La realtà attorno a noi non cambia e se anche dovesse mutare, non accontenterà certo le nostre richieste o aspettative.
Solo tu puoi essere il cambiamento che cerchi , tu solo potrai mutare il tuo approccio passivo e rassegnato alle difficoltà, il tuo pensiero spesso autolimitante e distruttivo verso una realtà che non riesci a cambiare e vivi come troppo pesante da sopportare, per trovare una modalità di entrare in relazione con il mondo più appagante e gratificante, per arrivare a farti rispettare come Altro, come Speciale e Unico, come “diverso da” ciò che si aspettano da te.
La ricchezza di ciascuno di noi si trova nelle nostre speciali diversità, siamo unici perché qualcosa ci differenzia dall’altro, sia nel nostro modo di essere che di pensare.
Liberare la nostra capacità di diventare non solo protagonisti, ma anche Autori della storia, della favola che quotidianamente ci apprestiamo a scrivere è possibile se accettiamo di confrontarci con le nostre emozioni più profonde, con quelle paure che crescendo abbiamo fatto nostre, attorno alle quali abbiamo costruito le nostre convinzioni di insicurezze e fragilità.
“Se non ti comporti bene, non ti vogliamo bene!”… ”Se vuoi fare di testa tua, esci di casa!”… ”Hai un pessimo carattere!”… ”Non riuscirai mai”… “Sarai punito per quello che fai…” etc… queste sono alcune di quelle frasi che avrebbero dovuto indirizzare la nostra personalità in soggetti autonomi, con grande fiducia in se stessi e spronarli per affrontare le difficoltà della Vita.
Per quanto duro, appunto ,sia stato il nostro percorso formativo, questo non può essere un alibi per limitare i nostri obiettivi o rinunciare ai nostri sogni.
Lavora su te stesso, sii ambizioso, non accontentarti di abbracciare un’immagine di te stesso che non senti totalmente tua, che non senti ti appartenga “dalle radici al cielo”, fermati e guarda nel profondo della tua Anima o Psiche per capire chi tu sia veramente.
La crescita comporta una rinuncia costante e continua a parti di noi che non vengono “riconosciute e accolte” dai nostri caregivers e l’IO si forma negli anni in un percorso fatto di compromessi tra le richieste dei nostri bisogni più profondi e le limitazioni/regole imposte dall’ambiente circostante .
Attraverso il lavoro con la favolaterapia, con l’analisi immaginativa, ovvero con una psicoterapia che offra spazio all’Immaginario, ai sogni, alle metafore e ai simboli, è possibile entrare in contatto con il nostro mondo Inconscio, ovvero con tutta quella ricchezza che ci siamo dimenticati di avere, con tutte quelle possibilità di essere ALTRO da ciò che ci hanno convinto di essere.
Per essere veramente noi stessi, consapevoli dei nostri reali punti di forza o di debolezza.
Per realizzare pienamente noi stessi, capaci di trovare modalità e soluzioni personali, uniche e creative di fronte agli ostacoli dell’esistenza.
Per sentirci veramente liberi e consapevoli di ciò che scegliamo di fare.
“Un’esperienza di vita che affonda le proprie radici nel “sentire” e nel comprendere, che si impegna a dare significato alle relazioni e alle esperienze che si stanno vivendo… lasciare emergere sogni e favole… per trasformarci in autori di quella favola che ancora deve essere scritta, che è la nostra Vita” (Stefania Fioruzzi “Come in una favola. Lavorare con l’analisi immaginativa per recuperare il magico mondo che è in noi” Oscar saggi Mondadori, 2004 pag.166)