La Favola accresce la fantasia, la creatività e l’immaginazione.
La Favola aiuta a proiettare se stessi nella figura dell’Eroe, alimenta l’autostima e insegna a capire la differenza tra il Bene ed il Male, in modo netto, chiaro, senza ambivalenze.
Se leggiamo Favole, aiutiamo i bambini a fantasticare, a sognare e a interagire con le proprie emozioni; li stimoliamo a prendere confidenza con la paura, a superare l’angoscia dell’abbandono e ad abbracciare il desiderio di inseguire la Bellezza e la Virtù.
Le Favole (ma anche i Miti, i racconti popolari, le leggende) aiutano a formare le coscienze e a sviluppare quel senso critico nell’essere umano, indispensabile per poter effettuare scelte autonome, libere da ogni forma di manipolazione.
Le Favole, i Miti, i racconti alimentando l’identificazione con l’Eroe (amato per la correttezza e la generosità delle sue azioni e non certo perché potente, ricco o famoso) aiutano i bambini fin da piccoli ad innamorarsi della fatica, dell’impegno e della gioia di diventare adulti, autonomi, utili agli Altri ed alla Società.
L’Immaginazione e la fantasia si spengono con la passività che i video impongono, mentre si riaccendono ogni volta che l’ascolto di fiabe e racconti, attivano nella mente dei bambini emozioni e stati d’animo che rendono quel momento un’esperienza unica, creativa e magica.
Giocate con i vostri figli, raccontandovi a vicenda, storie, emozioni ed esperienze.
Affascinateli con Favole, scritte da Autori conosciuti, ma anche Favole attinte dalle storie dei Vostri nonni o da racconti familiari a Voi noti.
Favole, Miti, Racconti, alimentano l’ideale dell’io, ovvero “il sogno“ di chi e di come “voglio essere” da grande.
Le Favole offrono una via per raggiungere la Felicità, ma contemporaneamente insegnano che la Felicità non è un diritto di nessuno, ma piuttosto una impegnativa conquista a fronte di ostacoli e draghi sempre pronti a sfidare e a mettere in discussione tutte le sicurezze o certezze raggiunte.
Le Favole, infine, aiutano a ridefinente il significato profondo dell’Amore come sentimento che, per essere tale, non può unirsi in alcun modo alla cattiveria, alla sofferenza o alla prevaricazione dei diritti altrui, nonché alla mancanza di rispetto verso colei / colui al quale è rivolto.
Leggere Favole, non solo quelle più conosciute, ma anche quelle degli antichi greci o romani (Esopo, Fedro) o quelle della tradizione popolare restituiscono al bambino la fiducia di poter superare le difficoltà e le ansie della vita. Insegnano il valore della Sconfitta e come impegnarsi per la Vittoria.
Se poi, al termine della narrazione, si sosta qualche momento per approfondire insieme le emozioni vissute, capire quale sia stato il personaggio preferito, ecco che la condivisione diventa educazione e crescita: primo passo per preparare il bambino a questo difficile e faticoso viaggio che è la Vita.
Abbiamo bisogno di tornare alle Favole, di tornare al calore di una voce narrante che, in compagnia di corpi reali, che si possono toccare e annusare oltre che vedere, permettano di recuperare la dimensione relazionale dell’esperienza: quella dimensione unica ed irripetibile di due corpi viventi che si scambiano emozioni ,di cui oggi si sente la mancanza.
La Favola: una luce, una scintilla di calore nel freddo isolamento emotivo di una relazione con un Vetro.
Torniamo a raccontare Favole ai bambini: crescendo dimenticheranno tanti dettagli di quel momento ma rimarrà il ricordo di quell’esperienza di Vita Vera e la sensazione di essere stati speciali, importanti e preziosi per qualcuno.
Torniamo a raccontare Favole e a regalare un “Tempo senza Tempo”, uno spazio in cui la fantasia prende forma in un gioco di emozioni in cui tutto diventa possibile.
Tornare a raccontare Favole significa recuperare un senso di magia e di trascendenza che potrebbe aiutare a riempire un poco di quel vuoto di senso e di significato che sembra avvolgere la Vita di oggi.